BOLOGNA AVVOCATO ARRESTO IN FLAGRANZA CONVALIDA PENALE PROCESSO

BOLOGNA AVVOCATO ARRESTO IN FLAGRANZA CONVALIDA PENALE PROCESSO

E’ configurabile lo stato di flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché il singolo episodio lesivo risulti non isolato, ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi, che tale episodio delittuoso sia avvenuto immediatamente prima e che l’autore di esso si sia dato alla fuga ovvero sia sorpreso con cose o tracce dalle quali appare che egli abbia appena commesso il reato

Cass. pen., Sez. VI, 27/05/2020, n. 17853

E’ configurabile lo stato di flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché il singolo episodio lesivo risulti non isolato, ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi, che tale episodio delittuoso sia avvenuto immediatamente prima e che l’autore di esso si sia dato alla fuga ovvero sia sorpreso con cose o tracce dalle quali appare che egli abbia appena commesso il reato. E’ possibile, dunque, affermare che nell’ipotesi in cui il reato per il quale si procede è quello abituale di maltrattamenti ai danni di un familiare, l’arresto in flagranza debba considerarsi legittimamente eseguito non solamente quando gli agenti della polizia giudiziaria hanno assistito ad una frazione di quelle condotte maltrattanti che costituiscono l’elemento oggettivo del delitto, ma anche quando siano intervenuti subito dopo la commissione di tale illecito e abbiano accertato che l’autore si sia dato alla fuga ovvero sia trovato con cose o tracce dimostrative della immediatamente precedente commissione del reato: “tracce” che possono essere qualificate come tutti quegli elementi fattuali che, oggetto di accertamenti o di altre iniziative di indagine della polizia giudiziaria, possono essere acquisite o rilevate per la loro idoneità a dimostrare l’esistenza del reato.

Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 25/02/2021, n. 21494 (rv. 281210-01)

INDAGINI PRELIMINARI – Arresto in flagranza – Stato di flagranza – “quasi flagranza” – “tracce” del reato – Nozione – Fattispecie

In tema di arresto in flagranza, per la configurabilità della c.d. “quasi flagranza”, la nozione di tracce del reato non va considerata in senso solo letterale, ma può comprendere anche l’atteggiamento assunto dall’autore del fatto o dalla persona offesa ove costituisca, con assoluta probabilità, un indicatore dell’avvenuta perpetrazione del reato in termini di stretta contiguità temporale rispetto all’intervento della polizia giudiziaria. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto legittimo l’arresto per il reato di furto, eseguito in “quasi flagranza” sulla base del comportamento dell’indagato che, alla vista di agenti di polizia municipale, tentava di fuggire liberandosi di confezioni di merce, poi risultata sottratta poco prima da banchi espositivi di esercizi commerciali della zona). (Annulla senza rinvio, TRIBUNALE GENOVA, 17/11/2020)

Cass. pen., Sez. II, 08/09/2020, n. 29215

Integra il reato di rapina impropria la condotta dell’agente che, al fine di impossessarsi di quanto sottratto ovvero per conseguire l’impunità, impedisca alle forze dell’ordine – tramite la pregressa apposizione di automezzi in prossimità del luogo di commissione del fatto in numero e in posizione tale da ostacolare l’accesso di automezzi delle stesse forze dell’ordine – di intervenire prontamente, determinando un conseguente ritardo nell’esecuzione delle operazioni di polizia giudiziaria finalizzate all’identificazione e all’eventuale arresto in flagranza del reo nonché al compimento delle operazioni di sopralluogo e degli altri atti di assicurazione della prova: in tal caso, la predetta condotta impeditiva, configura un’ipotesi di violenza alla persona, intesa come violenza impropria, avendo la stessa coartato la libertà di autodeterminazione degli appartenenti delle forze dell’ordine che, conseguentemente, per il semplice ritardo imposto al loro intervento, sono stati costretti a fare, tollerare od omettere le azioni doverose di contrasto a cui erano tenuti.

Cass. pen., Sez. VI, Sentenza, 19/05/2021, n. 25331 (rv. 281749-01)

INDAGINI PRELIMINARI – Arresto in flagranza – Stato di flagranza – Quasi flagranza – Sorpresa dell’indiziato con cose o tracce del reato commesso “immediatamente prima” – Nozione – Fattispecie

In tema di convalida dell’arresto, ricorre lo stato di quasi-flagranza nel caso in cui l’indagato sia sorpreso dalla polizia giudiziaria con cose e tracce inequivocamente rivelatrici della recentissima commissione del delitto. (Fattispecie in cui la Corte, in riforma dell’impugnata ordinanza, ha ritenuto che legittimamente la polizia giudiziaria avesse proceduto all’arresto nella quasi flagranza del reato di lesioni, dal momento che l’indagato aveva dichiarato spontaneamente agli operanti “state cercando me” e recava sulla gamba il segno del morso infertogli dalla vittima nella colluttazione, quali tracce della contiguità temporale tra il fatto-reato e la constatazione degli operanti). (Annulla in parte senza rinvio, GIP TRIBUNALE REGGIO CALABRIA, 16/03/2021)

Cass. pen., Sez. VI, Sentenza, 18/05/2021, n. 21019 (rv. 281508-02)

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REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Delitti – Dei pubblici ufficiali – Concussione – In genere – Utilità – Nozione – Inclusione del vantaggio anche di natura non patrimoniale – Sussistenza – Fattispecie

In tema di concussione, il termine “utilità” include tutto ciò che rappresenta un vantaggio per la persona, pur se di natura non patrimoniale, oggettivamente apprezzabile, e dunque anche l’accrescimento del proprio prestigio professionale ovvero della propria considerazione nella comunità lavorativa. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto integrato il reato di concussione, e non invece quello di violenza privata, in relazione alle condotte costrittive poste in essere da un carabiniere nei confronti di un cittadino straniero per indurlo ad acquistare una partita di eroina e consentirgli di effettuare un arresto in flagranza, così da acquisire benemerenze utili ai fini della progressione in carriera, l’assegnazione ad altri reparti e l’affidamento di incarichi fiduciari). (Rigetta, CORTE APPELLO BRESCIA, 17/12/2019)

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