AFFIDO ESCLUSIVO FIGLIO MINORE AVVOCATO DIVORZISTA BOLOGNA SERGIO ARMARoLI 051 6447838
responsabilità che l’affido condiviso comporta anche a carico del genitore con il quale il figlio non coabiti stabilmente. Il totale disinteresse e l’irreperibilità del padre giustificano, dunque, l’affidamento esclusivo della minore alla madre.
In tema di affidamento dei figli minori, il giudice deve attenersi al criterio fondamentale rappresentato dall’esclusivo interesse morale e materiale della prole, privilegiando quel genitore che appaia il più idoneo a ridurre al massimo il pregiudizio derivante dalla disgregazione del nucleo familiare e ad assicurare il migliore sviluppo della personalità del minore. Conseguentemente l’individuazione di tale genitore deve essere fatta sulla base di un giudizio prognostico circa la capacità del padre o della madre di crescere ed educare il figlio, che potrà fondarsi sulle modalità con cui il medesimo ha svolto in passato il proprio ruolo, con particolare riguardo alla sua capacità di relazione affettiva, di attenzione, di comprensione, di educazione, di disponibilità ad un assiduo rapporto, nonché sull’apprezzamento della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente che è in grado di offrire al minore. La questione dell’affidamento della prole è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale, ove dia sufficientemente conto delle ragioni della decisione adottata, esprime un apprezzamento di fatto non suscettibile di censura in sede di legittimità.
Il tribunale di Modena ha sentenziato che Tribunale Modena, Sez. I, Sentenza, 04/06/2019, n. 859:
L’affido condiviso risulta pregiudizievole per l’interesse del minore nel caso in cui il genitore non affidatario si sia reso totalmente inadempiente all’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento in favore dei figli minori ed abbia esercitato in modo discontinuo il suo diritto di visita, in quanto tali comportamenti sono sintomatici della sua inidoneità ad affrontare quelle maggiori responsabilità che l’affido condiviso comporta anche a carico del genitore con il quale il figlio non coabiti stabilmente. Il totale disinteresse e l’irreperibilità del padre giustificano, dunque, l’affidamento esclusivo della minore alla madre.
Avvocato affido esclusivo figlio Bologna: come ottenere l’affidamento esclusivo del minore in casi gravi
Affido esclusivo figlio minore: quando è possibile ottenerlo a Bologna
In situazioni particolarmente delicate, l’affidamento esclusivo del figlio minore può rappresentare l’unica strada per garantire il benessere psicofisico del bambino. A Bologna, sempre più genitori si rivolgono a uno studio legale per affido esclusivo minore, specie quando l’altro genitore è assente, violento, tossicodipendente o inadeguato.
Ma quando il giudice concede l’affido esclusivo? E cosa serve per ottenere affido esclusivo figlio? Vediamolo insieme, anche con l’aiuto di un avvocato affido esclusivo figlio Bologna esperto in diritto di famiglia.
Cosa significa affidamento esclusivo e come funziona in tribunale
Molti genitori si chiedono come funziona l’affido esclusivo in tribunale e qual è la differenza tra affido esclusivo e condiviso.
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Affido condiviso: entrambi i genitori mantengono la responsabilità genitoriale e partecipano alle decisioni sulla vita del figlio.
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Affido esclusivo: la responsabilità genitoriale spetta a un solo genitore, l’altro perde il diritto di prendere decisioni rilevanti.
Nei casi più gravi, come quelli di genitore violento, tossicodipendente, assente o con problemi psichici, l’affido esclusivo viene richiesto attraverso un ricorso per affido esclusivo urgente, con l’assistenza di un avvocato per togliere affido all’altro genitore.
Quando un padre può ottenere l’affido esclusivo del figlio
Contrariamente a quanto si pensa, anche un padre può ottenere l’affido esclusivo figlio, soprattutto se dimostra che la madre è inadeguata, violenta, tossicodipendente o totalmente assente.
Nei nostri casi seguiti a Bologna, abbiamo ottenuto affido esclusivo per inadeguatezza genitoriale della madre, oppure in situazioni in cui la madre aveva abbandonato il minore.
👉 Se sei un padre che teme per il futuro di suo figlio, rivolgiti a uno studio legale per affido esclusivo minore a Bologna. Il padre può ottenere affido esclusivo figlio se supportato da prove concrete e da un team legale specializzato.
Quando rivolgersi a un avvocato per affido esclusivo figlio a Bologna
Ecco alcuni casi concreti in cui il nostro studio legale per affido esclusivo minore a Bologna ha ottenuto risultati positivi:
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Affidamento esclusivo figlio con genitore violento documentato da denunce e testimonianze.
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Affido esclusivo per trascuratezza altro genitore (assenza di cure mediche, abbandono scolastico, trascuratezza grave).
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Affido esclusivo per genitore tossicodipendente, con perizia psicologica a supporto.
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Affido esclusivo figlio se l’altro genitore è assente da anni.
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Affido esclusivo per conflitto genitoriale grave, con documentazione di liti continue e dannose per il minore.
Per ogni caso, il nostro team ha presentato un modello ricorso affido esclusivo figlio minore, corredato da documenti necessari per affido esclusivo figlio e prove per ottenere affido esclusivo figlio.
Quali sono i motivi validi per ottenere affido esclusivo figlio?
Il giudice valuta con attenzione tutti i fattori che influiscono sull’interesse del minore. Tra i motivi validi per ottenere affido esclusivo, rientrano:
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Violenza domestica o psicologica (anche senza denuncia penale).
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Alcolismo o tossicodipendenza di uno dei genitori.
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Assenza totale di un genitore (nessun contatto, nessun contributo).
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Comportamenti dannosi verso il figlio (trascuratezza, abusi, manipolazione).
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Conflitto genitoriale grave e continuo.
Anche in caso di separazione giudiziale, è possibile richiedere l’affidamento esclusivo figli in separazione giudiziale, presentando il ricorso contestualmente alla causa.
Cosa dice il giudice sull’affido esclusivo e che ruolo hanno le prove
Il tribunale di Bologna prende decisioni sull’affidamento con molta cautela. Per questo motivo, è fondamentale:
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raccogliere testimonianze utili per affido esclusivo (educatori, insegnanti, medici);
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richiedere una perizia psicologica sul minore;
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presentare prove concrete (messaggi, video, audio, cartelle cliniche, ecc.).
La decadenza della potestà genitoriale può essere una conseguenza dell’affido esclusivo nei casi più gravi.
Domande frequenti sull’affido esclusivo del figlio
Posso ottenere affido esclusivo senza consenso dell’altro genitore?
Sì, se ci sono motivi gravi. Il consenso non è richiesto, ma serve un avvocato e un ricorso motivato.
Quanto tempo ci vuole per ottenere affido esclusivo?
Dipende dalla complessità del caso. In media dai 3 ai 9 mesi.
Serve un avvocato per chiedere affido esclusivo?
Sì, è fortemente consigliato rivolgersi a un avvocato affido esclusivo figlio Bologna per impostare la strategia giuridica.
Affido esclusivo toglie tutti i diritti all’altro genitore?
Toglie la responsabilità decisionale, ma non sempre i doveri economici.
Affido esclusivo implica mantenimento?
Sì. Il genitore non affidatario è comunque tenuto al mantenimento, salvo casi eccezionali.
Altri contatti utili e consulenze in Italia
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IMPORTANTE DECISIONE CORTE APPELLO BOLOGNA
Corte d’Appello Bologna, Sez. I, Ordinanza, 12/02/2015
In merito ai provvedimenti assunti dall’autorità giurisdizionale straniera (in ispecie cinese) con la sentenza di divorzio riguardo alla prole di età minore della coppia di coniugi – l’uno cittadino italiano l’altro cittadino cinese – che abbiano contratto matrimonio in Italia e che ivi si siano consensualmente separati, la statuizione del giudice straniero (cinese) di affido esclusivo alla madre di entrambe le figlie minori (aventi cittadinanza italiana) non è contraria al principio di ordine pubblico italiano, il quale, se da un lato va riferito al principio normativo e dogmatico desumibile dal nostro ordinamento giuridico che prevede come ‘normale’ applicazione dell’istituto dell’affidamento dei figli minori quello dell’ “affidamento condiviso”, dall’altro lato è confortato – non solo sul piano interpretativo e applicativo, bensì anche su quello strettamente positivo – dall’ulteriore ed esplicita previsione dell’ “affidamento” della prole “in via esclusiva” ad uno solo dei genitori, rilevando inoltre sul punto, ai fini della legittimità della pronunzia dell’autorità giurisdizionale straniera (cinese), il precipuo fine, da quest’ultima perseguito, di garantire massimamente – con l’assunta statuizione – le figlie minori stesse in considerazione della loro tenera età nonché di quanto già disposto, in sede di separazione, dal giudice italiano, e cioè che entrambe le bambine risiedano stabilmente (“vivano in Cina”) con la madre, a nulla rilevando, per contro, e sempre sul piano del principio dell’ordine pubblico interno, che nell’ordinamento giuridico cinese si preveda ulteriormente l’affidamento dei minori al genitore senza precedente prole, prevalendo viceversa esaustivamente la decisione straniera poiché fondata, essenzialmente, sull’interesse proprio delle minori (alla loro crescita) e sugli accordi assunti con la separazione consensuale, né potendo – da ultimo – il giudice italiano, in sede di riconoscimento della sentenza straniera (cinese), sindacare i motivi posti dal giudice straniero a fondamento del provvedimento di affido esclusivo. Sul punto, quindi, dell’affido esclusivo delle figlie minori, la sentenza straniera è legittima poiché non contraddice al principio di ordine pubblico italiano, e come tale merita riconoscimento.
Cass. civ. Sez. I Ord., 17/05/2021, n. 13217 rv. 661393-01
… FAMIGLIA – Matrimonio – Separazione personale dei coniugi – Effetti – Provvedimenti per i figli – In genere – Separazione dei coniugi – Affidamento dei figli minori – Sindrome di alienazione parentale (pas) – Rilevanza ai fini del cd. “super affido” all’altro genitore – Limiti – Fattispecie … In tema di affidamento del figlio di età minore, qualora un genitore denunci i comportamenti dell’altro tesi all’allontanamento morale e materiale del figlio da sé, indicati come significativi di una sindrome di alienazione parentale (PAS), nella specie nella forma della sindrome della cd. “madre malevola” (MMS), ai fini della modifica delle modalità di affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità dei suddetti comportamenti, utilizzando i comuni mezzi di prova comprese le consulenze tecniche e le presunzioni, a prescindere dal giudizio astratto sulla validità o invalidità scientifica della suddetta patologia, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena. …
Libro I Delle persone e della famiglia – 6. – Della potestà dei genitori
… Qualora nel giudizio di divorzio introdotto innanzi al giudice italiano siano avanzate domande inerenti la responsabilità genitoriale (nella specie, con riferimento al diritto di visita) ed il mantenimento di figli minori non residenti abitualmente in Italia, ma in altro stato membro dell’Unione Europea (nella specie, la Germania), la giurisdizione su tali domande spetta, rispettivamente ai sensi degli artt. 8, par. 1, del Regolamento CE n. 2201 del 2003 e 3 del Regolamento CE n. 4 del 2009 , all’A.G. dello Stato di residenza abituale dei minori al momento della loro proposizione, dovendosi salvaguardare l’interesse superiore e preminente dei medesimi a che i provvedimenti che li riguardano siano adottati dal giudice più vicino al luogo di residenza effettiva degli stessi, nonché realizzare la tendenziale concentrazione di tutte le azioni li riguardano, attesa la natura accessoria della domanda relativa al mantenimento rispetto a quella sulla responsabilità genitoriale. … In tema di competenza territoriale nei procedimenti di affidamento eterofamiliare di minori, qualora il provvedimento iniziale di affidamento, di regola soggetto a durata non superiore ai ventiquattro mesi, necessiti di essere seguito da un’ulteriore proroga o, viceversa, da una cessazione anticipata, queste ultime vicende integrano provvedimenti camerali nuovi, per i quali il principio della “perpetuatio” deve essere temperato con quello di prossimità, sicché il giudice competente per territorio deve essere individuato nel tribunale per i minorenni del luogo in cui il minore legittimamente si trova, in tal modo dando rilievo ad eventuali sopravvenuti cambiamenti di residenza (nella specie, le S.U. hanno dichiarato la competenza del tribunale per i minorenni del distretto ove risiedeva la famiglia cui il minore era stato affidato con provvedimento di un altro tribunale per i minorenni, nel cui distretto originariamente il minore risiedeva con la propria madre). …
Cass. civ. Sez. I Ord., 07/06/2021, n. 15819
… La Corte territoriale non si è affatto discostata da tali principi, avendo preso atto dei comportamenti posti in essere da entrambi i genitori, profondamente indicativi della loro carenza educativa ed ha correttamente valutato tali comportamenti in termini non di mera conflittualità tra i coniugi, ma di “oggettiva inidoneità” della madre e del padre alla condivisione dell’esercizio della potestà genitoriale in termini compatibili con la tutela dell’interesse primario della figlia minore. … Nel caso di specie, i giudici di merito hanno, nella sostanza, messo in evidenza la scarsa maturità dei genitori nell’affrontare le maggiori responsabilità che l’affido condiviso comportava e che il rapporto tra i genitori e la figlia era risultato in modo significativo intaccato dalla forte conflittualità esistente tra padre e madre, ovvero che la loro inidoneità educativa si poneva in contrasto con l’interesse della figlia minore all’affido condiviso. …