DIVORZIO BOLOGNA ACCERTAMENTO GDF ASSEGNO PER I FIGLI

DIVORZIO BOLOGNA ACCERTAMENTO GDF ASSEGNO PER I FIGLI
LA GUARDIA DI FINANZA NELL’ACCERTAMENTO PATRIMONIO DEL CONIUGE NEL DIVORZIO

  • Indagini della polizia tributaria nella separazione e nel divorzio

     

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  • INDAGINI FINANZIARIE ED ANAGRAFE DEI RAPPORTI 25 26 In molti casi, proprio gli accertamenti bancari, o più correttamente le indagini finanziarie, rappresentano lo strumento più efficace, per non dire l’unico, in grado di consentire una reale fotografia reddituale e patrimoniale di un sogge

     

     

     

    Perciò bisogna fare riferimento non solo ai conti noti ufficiali, generalmente già portati a conoscenza del giudice ai sensi dell’art. 5, c.9, L.898/1970, quanto piuttosto alle posizioni occulte, a quelle, cioè, che servono a far transitare pagamenti “in nero”, generalmente con la primaria finalità di sfuggire all’Erario o ai creditori.

    Cass. 13 settembre 2021, n. 24637 su indagine polizia tributaria separazione ricorda il caso al suo esame: “si duole la ricorrente che la Corte di appello, pur avendo desunto dagli esborsi documentati dagli estratti di conto corrente in atti l’esistenza di fonti ulteriori di reddito rispetto a quelle dichiarate fiscalmente, non ha poi accolto la richiesta di approfondimenti di indagine e di ordinare al R. il deposito dei conti correnti bancari e/o postali dell’ultimo triennio a lui intestati o cointestati o delegati, nonchè di estratti conto relativi a depositi di titoli ed ulteriormente disporre, in caso di inadempienza, indagini della Polizia Tributaria anche sull’effettivo tenore di vita e disporre il deposito di tutti i contratti stipulati con la (OMISSIS) o altre imprese televisive” (Cass. 13 settembre 2021, n. 24637 su indagine polizia tributaria separazione).

     

    Cass. 13 settembre 2021, n. 24637 su indagini polizia tributaria separazione indica che “l‘esercizio del potere, previsto nella specie dall’art. 337 ter c.c., comma 6, di disporre indagini patrimoniali avvalendosi della polizia tributaria, che costituisce una deroga alle regole generali sull’onere della prova, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, non trattandosi di un adempimento imposto dalla istanza di parte” (Cass. 13 settembre 2021, n. 24637 su indagine polizia tributaria separazione).

     

    Nell’individuare conti e intermediari finanziari non ufficiali, occultati e gestiti per il tramite di prestanome, il più prezioso alleato del giudice e della P.T. è il coniuge debole, quello che contesta la posizione reddituale e patrimoniale presentata dall’altro, in modo da ottenere un assegno divorzile più consistente. Ecco, allora, che la delega del giudice alla P.T. dovrà – indicare il periodo di riferimento, – indicare l’acquisizione delle schede di movimentazione dei c.c. bancari e/o estratti conto anche di carte di credito, – precisare l’area territoriale.

     

     

     

     Le indagini finanziarie sono, perciò, un mezzo istruttorio che rientra nei poteri ufficiosi del giudice a cui si potrà fare ricorso quando il materiale probatorio acquisito non è univoco o non attendibile, in modo particolare quando vi è l’esigenza di verificare la situazione patrimoniale dei coniugi nell’interesse dei figli.