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BOLOGNA ANZOLA CASALECCHIO DI RENO SAN LAZZARO 

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come si puo’ risolvere una separazione senza troppe liti?

 

1)volerlo: occorre volontà da parte di entrami i coniugi

2) collaborazione: occorre che entrambi i coniugi collaborino per la separazione

3)rivolgersi a un avvocato esperto matrimonialista a Bologna come l’avvocato Sergio Armaroli

4)pensare bene se la crisi matrimoniale non sia risolvibile!!

 

Molti arrivano alla separazione senza tentare e tentare ancora di stare insieme

 

ARRIVARE ALLA SEPARAZIONE Bologna coniugi che litigano 

 

  • Cercare una separazione consensuale si evita tempo rancori e poi si spende meno
  • Trovare una soluzione per la casa coniugale, che di solito va assegnato al genitore che ha in affido e collocamento i figli minori
  • Trovare un accordo sul mensile sull’assegno di mantenimento sia per i figli che eventualmente per il coniuge

UDIENZA DI SEPARAZIONE AVVOCATO MATRIMONIALISTA BOLOGNA Bologna coniugi che litigano 

  • Il presidente addotta i provvedimenti urgenti
  • Il presidente dispone un eventuale assegno di mantenimento
  • Le controversie sull’affido dei figli minori sono situazioni legali e personali delicate che emergono spesso durante separazioni o divorzi. Questi conflitti possono riguardare questioni come la custodia, il mantenimento, e il tempo di visita con ciascun genitore. Ecco un quadro generale:

    Tipi di affidamento

    1. Affido condiviso: È il modello preferito dalla legge italiana (art. 337-ter del Codice Civile). Entrambi i genitori condividono la responsabilità decisionale, anche se il minore può risiedere principalmente con uno dei due.
    2. Affido esclusivo: Viene concesso a uno solo dei genitori, quando l’altro è ritenuto inadatto o non idoneo a garantire il benessere del minore.
    3. Affido alternato: Il minore vive per periodi alternati con ciascun genitore.

    Cause delle controversie

    • Disaccordi sulle modalità di visita: Uno dei genitori potrebbe ritenere inadeguati i tempi concessi o il luogo degli incontri.
    • Interessi del minore: Uno dei genitori potrebbe sostenere che l’altro non garantisca un ambiente sicuro o adatto per il bambino.
    • Differenze economiche: Dispute sul mantenimento economico o sulla ripartizione delle spese per il minore.
    • Accuse di alienazione parentale: Quando un genitore è accusato di manipolare il figlio contro l’altro.
    • Violenza domestica o comportamenti inappropriati: Possono influenzare la decisione del giudice sull’affidamento.

    Il ruolo del giudice

    Il giudice decide basandosi sul principio del superiore interesse del minore, valutando aspetti come:

    • La stabilità emotiva e affettiva del bambino.
    • La capacità genitoriale di ciascun genitore.
    • L’eventuale ascolto del minore, se è considerato sufficientemente maturo (di solito dai 12 anni in su).

    Strumenti per la risoluzione

    • Mediazione familiare: Un percorso per aiutare i genitori a raggiungere accordi consensuali.
    • Servizi sociali: Possono essere coinvolti per fornire una valutazione della situazione familiare.
    • Tribunale dei Minori: È l’organo competente per dirimere le controversie, insieme ai tribunali ordinari in alcuni casi.

    Se hai bisogno di approfondimenti o informazioni su un caso specifico, fammi sapere!

    SEPARAZIONI LITIGIOSE PER I FIGLI

    Le separazioni litigiose che coinvolgono i figli rappresentano situazioni particolarmente complesse e delicate, in quanto le decisioni prese possono avere un impatto significativo sul benessere psicologico ed emotivo dei minori. Di seguito sono analizzati gli aspetti principali di queste situazioni:


    CAUSE PRINCIPALI DELLE SEPARAZIONI LITIGIOSE

    1. Disaccordi sull’affido:
      • Affido condiviso: Entrambi i genitori vogliono essere coinvolti, ma non trovano un accordo su tempi e modalità.
      • Affido esclusivo: Uno dei due genitori ritiene che l’altro non sia idoneo a occuparsi del minore.
    2. Dispute economiche:
      • Controversie sul mantenimento economico per i figli.
      • Ripartizione delle spese straordinarie (educative, mediche, sportive, ecc.).
    3. Alienazione parentale:
      • Accuse di manipolazione dei figli contro uno dei genitori.
      • Rifiuto del minore di incontrare uno dei due genitori (spesso influenzato dall’altro).
    4. Violenza o abusi:
      • Denunce di maltrattamenti fisici, psicologici o abusi.
      • Richieste di protezione per i minori.
    5. Conflitti personali:
      • Risentimenti pregressi tra i coniugi che si riversano sul piano decisionale per i figli.
      • Difficoltà nel mettere da parte il rancore per collaborare come genitori.

    CONSEGUENZE SUI FIGLI

    Le separazioni conflittuali possono avere effetti negativi sui minori, tra cui:

    • Problemi emotivi: Ansia, depressione, senso di colpa o insicurezza.
    • Difficoltà scolastiche: Calo del rendimento dovuto a stress emotivo.
    • Problemi relazionali: Difficoltà a creare e mantenere legami sani con gli altri.
    • Alienazione genitoriale: Perdita del rapporto con uno dei genitori.

    INTERVENTI E STRUMENTI UTILI

    1. Mediazione familiare:
      • Serve a favorire un dialogo costruttivo tra i genitori.
      • Mira a trovare un accordo che tuteli il benessere del minore.
    2. Supporto psicologico:
      • Per i figli: Aiuta a gestire lo stress e a elaborare le emozioni legate alla separazione.
      • Per i genitori: Permette di migliorare la comunicazione e affrontare i conflitti.
    3. Valutazioni dei servizi sociali:
      • In situazioni di forte conflitto o sospetto di abuso, i servizi sociali possono intervenire per valutare la situazione familiare.
    4. Decisione del tribunale:
      • Il giudice, in caso di separazioni altamente conflittuali, può stabilire modalità precise per l’affido e le visite.
      • Ascolto del minore: I giudici possono ascoltare i figli per valutare i loro bisogni e desideri, se ritenuti maturi (di solito dai 12 anni in su).

    COME EVITARE ESCALATION

    • Comunicazione rispettosa: Anche se difficile, cercare di mantenere un dialogo civile.
    • Focus sul benessere dei figli: Separare i conflitti di coppia dalle necessità dei bambini.
    • Rispetto degli accordi: Seguire scrupolosamente le disposizioni legali per evitare ulteriori conflitti.
    • Coinvolgimento di professionisti: Psicologi, mediatori e legali esperti possono aiutare a gestire situazioni critiche.

    Se hai bisogno di ulteriori dettagli su aspetti legali o emotivi legati a una separazione litigiosa, fammi sapere!

    Le separazioni litigiose per i figli sono situazioni particolarmente complesse e delicate, poiché coinvolgono non solo i genitori ma soprattutto il benessere psicofisico dei minori. Ecco una panoramica delle principali problematiche e delle soluzioni previste dalla legge italiana:


    Principali problematiche nelle separazioni litigiose per i figli

    1. Disaccordo sull’affidamento
      • Uno dei punti principali di litigio è se l’affidamento debba essere condiviso o esclusivo.
      • L’affido esclusivo viene richiesto da un genitore in casi di inadeguatezza dell’altro (es. trascuratezza, abusi, incapacità educativa).
    2. Alienazione parentale
      • Si verifica quando un genitore manipola il figlio per allontanarlo dall’altro genitore.
      • Questa situazione può aggravare il conflitto e avere gravi conseguenze sul benessere del minore.
    3. Decisioni sulla residenza del minore
      • In molti casi, si litiga su dove il bambino debba vivere stabilmente.
      • Il genitore non collocatario può sentirsi svantaggiato rispetto a tempi e modi di visita.
    4. Mantenimento economico
      • Dispute sul contributo economico per il mantenimento del minore, incluse spese straordinarie (es. mediche, scolastiche, attività extrascolastiche).
      • Spesso il genitore che riceve il mantenimento ritiene che sia insufficiente, mentre l’altro può considerarlo eccessivo.
    5. Accuse di inidoneità genitoriale
      • Possono emergere accuse di abuso, violenza domestica o negligenza, utilizzate come argomenti nelle controversie legali.
    6. Disparità di tempo con i figli
      • La percezione di un trattamento impari da parte di uno dei genitori può intensificare il conflitto.

    Ruolo della legge italiana

    La legge italiana (art. 337-ter del Codice Civile) privilegia il principio del superiore interesse del minore, che implica:

    • Mantenere rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori.
    • Ricevere cure, educazione e affetto da entrambi.
    • Essere ascoltato in tribunale se ritenuto capace di discernimento (generalmente dai 12 anni in poi).

    L’affido condiviso è il modello preferito, ma il giudice può optare per l’affido esclusivo se uno dei genitori è ritenuto non idoneo.


    Strumenti per gestire il conflitto

    1. Mediazione familiare
      • Offre uno spazio neutrale per cercare accordi, evitando conflitti giudiziari.
      • Si concentra su soluzioni che garantiscano il benessere del minore.
    2. Relazioni dei Servizi Sociali
      • Il giudice può richiedere valutazioni da assistenti sociali per comprendere meglio la dinamica familiare.
    3. Nomina di un curatore speciale
      • Nei casi di grave conflitto, può essere nominato un curatore speciale per rappresentare gli interessi del minore in giudizio.
    4. Interventi del Tribunale per i Minori
      • Interviene per situazioni di rischio o per regolamentare diritti e doveri in modo dettagliato.
    5. Percorsi psicologici
      • I genitori e i figli possono essere indirizzati verso supporto psicologico per gestire gli effetti emotivi del conflitto.

    Conseguenze sui figli

    Le separazioni litigiose hanno spesso un impatto significativo sui minori:

    • Emotivo: Ansia, insicurezza, senso di colpa.
    • Relazionale: Difficoltà a mantenere rapporti sani con uno o entrambi i genitori.
    • Scolastico: Calo del rendimento e difficoltà di concentrazione.

    Per minimizzare tali effetti, è cruciale mantenere il conflitto il più possibile lontano dai figli e adottare un approccio cooperativo.


    Se desideri approfondire un aspetto specifico o vuoi suggerimenti su come affrontare una separazione conflittuale, posso aiutarti ulteriormente.

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    ChatGPT può commettere errori. Considera di verificare le informazioni importanti.

Marito e moglie hanno figli?

Necessaria la previsione dell’affido dei figli , regolamentare i rapporti con entrambi i genitori e stabilire l’entità dell’assegno di contributo al mantenimento. Tutto cio dovra’ previlegiare l’interesse dei minori, affinché sui figli non ricada in modo traumatico il peso della separazione.

 

COSA OCCORRE FARE TRA I CONIUGI ?

 

mediante l’assegnazione della casa coniugale, la determinazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge economicamente più debole e l’eventuale divisione dei beni comuni.

 CONSEGUENZE ADDEBITO SEPARAZIONE

Le conseguenze della pronuncia di addebito sono tre:

1)Perdita del diritto all’assegno di mantenimento

Il coniuge cui è stata addebitata la separazione, anche se versa nelle condizioni economiche che giustificherebbero il riconoscimento di assegno di mantenimento, ne perde il relativo diritto. Rimane inalterato il diritto agli alimenti cui è obbligato in primo luogo il coniuge, se ci sono i presupposti dello stato di bisogno e l’impossibilità di provvedere al proprio mantenimento tenuto conto delle condizioni fisiche, dell’età e della posizione sociale del coniuge.

2) Perdita dei diritti successori

Il coniuge separato al quale non sia stata addebitata la separazione mantiene gli stessi diritti del coniuge non separato (art. 548 c.c.).

 

Se invece al coniuge  è addebitata la separazione  perde la qualifica di erede legittimario e lo speciale diritto di abitazione della casa coniugale compreso l’uso dei mobili che la arredano.

 

 

 

avvocato per separazione
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L’avvocato matrimonialista Bologna tratta per i suoi clienti:

 

  1. separazione giudiziale Bologna coniugi che litigano 
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  3. divorzio Bologna coniugi che litigano 
  4. modifica alla condizioni di separazione e divorzio
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  6. tutela frequentazione nonni zii
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  8. controversie relative alle convivenze more uxorio
  9. ricorso di separazione
  10. ricorso di divorzio
  11. le questioni patrimoniali relative alla comunione e ai beni acquistati in comune, il diritto agli alimenti per l’ex coniugel’assegnazione della casa familiare l’affidamento dei figli 
  12. Il trasferimento degli immobili nei procedimenti di separazione e divorzio

 

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 mancato pagamento alimenti precetto reato mancato pagamento alimenti mancato pagamento alimenti figli maggiorenni mancato pagamento alimenti moglie mancato pagamento alimenti figli minorenni querela mancato pagamento alimenti denuncia mancato pagamento alimenti mancato pagamento alimenti penale L’affidamento dei figli in caso di separazione viene disciplinato dalle norme introdotte con la Legge n. 54 dell’8 febbraio 2006 e, a decorrere dal 7 febbraio 2014, dal D.lgs n. 154 del 28 dicembre 2013. va inserito quiNella separazione dei coniugi il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi, e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. contenuto va inserito qui[/box]
Fino al 2005, l’affidamento esclusivo dei figli minori alla madre è stata la situazione ampiamente prevalente. C’era una previsione di “calendari di visita” riservati ai padri, che si trovavano però estromessi dalla vita quotidiana dei piccoli nonché dalle decisioni che li riguardavano, dal momento che la potestà genitoriale spettava in modo esclusivo al genitore affidatario.
Entrambi le figure genitoriali rappresentano, risorse indispensabili e determinanti per la crescita sana ed equilibrata dei minori. Ostacolare gli incontri tra genitore e figlio, o rendere gli stessi difficoltosi, può produrre effetti deleteri sulla prole tali da compromettere l’equilibrio psico-fisico e la formazione della personalità della stessa.
Ma nella maggior parte delle separazioni giudizia­rie il conflitto tra i coniugi a seguito della disgregazio­ne del rapporto di coppia tende a trasferirsi sul posses­so del figlio, trofeo da conquistare nella guerra coniu­gale e strumento da usare per la vendetta verso il com­pagno/ compagna che ha tradito l’alleanza siglata con il matrimonio o con la decisione di affrontare insieme la vita.
Non si dimentichi, infatti, che, a parte le rare ipotesi in cui tra i genitori separati si sia instaurato un rapporto di reciproco rispetto e comprensione, nella maggioranza dei casi, la conflittualità, le pretese economiche ed eventuali risentimenti non agevolano certo il raggiungimento di un punto di incontro, soprattutto qualora sopraggiunga la necessità di modificare gli accordi in precedenza presi.
separazione divorzio

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La lotta per vedersi affidate le «spoglie del figlio» diviene così funzionale a far emergere – sulla base dello stereotipo culturale che il cattivo coniuge è anche un cattivo genitore – una responsabilità morale nel falli­mento di coppia, nonché all’esigenza di non essere perdenti su tutti i fronti e di poter ricostruire con il fi­glio, o i figli, un rapporto che abbia valore compensativo di quello perduto.
Inoltre, la vittoria attraverso l’affidamento è fun­zionale anche a realizzare una vendetta e a irrogare una punizione nei confronti del partner, su cui si tende a far ricadere in via esclusiva la colpa del fallimento, rassicurandosi e autoassolvendosi.
Il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige quale forma di affidamento quello condiviso, che prevede, in caso di cessazione della convivenza dei coniugi, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della potestà in regime di comune accordo. Presupposto per tale forma di affidamento è naturalmente l’assenza di conflittualità insanabili tra i genitori, ovvero il permanere di un’armonica consonanza tra gli stessi.
La regola è l’affido condiviso
In contesti di separazione o divorzio i figli hanno diritto a mantenere rapporti validi e significativi con entrambe le famiglie a cui appartengono i genitori.
Questo comporta che il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto regolare, permanente ed equilibrato con ambedue i genitori, conservando rapporti altrettanto rivelanti con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale, applicandosi il cosiddetto diritto alla bigenitorialità.
– figli legittimi: sono i figli nati in costanza di matrimonio
– figli naturali: sono quelli nati da genitori non sposati, quindi i figli dei conviventi ed i figli nati da relazioni che prescindono dalla convivenza tra i genitori. In caso di matrimonio dei genitori successivo alla nascita, il figlio diviene legittimo.
– figli riconosciuti: sono i figli naturali per i quali i genitori hanno posto in essere un atto formale di riconoscimento, ovvero la dichiarazione di essere genitore del bambino. Tale riconoscimento si fa nell’atto di nascita, ma può essere fatto anche prima, quando è già avvenuto il concepimento, innanzi ad un ufficiale dello stato civile o al giudice tutelare, oppure dopo la nascita in un atto pubblico o in un testamento. Possono riconoscere i figli naturali anche le persone sposate (quindi si possono riconoscere i figli nati da una relazione extraconiugale oppure da una persona che si è separata dal coniuge solo di fatto) ed il riconoscimento è un atto che deve essere compiuto anche dalla madre e non solo dal padre (quindi la madre può non riconoscere il figlio).
Se un genitore non ha riconosciuto un figlio, il figlio stesso di ricognizione di paternità/maternità per ottenere la dichiarazione giudiziale di paternità o maternità.
Affidamento condiviso escluso anche a fronte del totale disinteresse mostrato da uno dei genitori per i figli minori; nel caso di specie (Trib. Bologna 17/4/2008) è stato disposto l’affido esclusivo alla madre della figlia quindicenne, essendo emerso nel giudizio che il padre non la vedeva da oltre due anni, disinteressandosi completamente di lei, non versando il contributo per il mantenimento e tenendo condotte elusive e di ostacolo alle iniziative della madre.
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CHIAMA PRENDI UN APPUNTAMENTO PARLIAMO DEL TUO CASO NON ESSERE FRETTOLOSO

DICEVANO GLI ANZIANI “LA GATTA CON LA FRETTA FA I GATTINI CIECHI” LA SEPARAZIONE E0′ UN PASSO GRAVOSO PARLIAMONE PER FARE LE GIUSTE MOSSE